A passeggio nel centro storico di Belluno
Passeggiare per il centro storico di Belluno è un’esperienza affascinante e molto piacevole, che offre la possibilità di scoprire questa piccola ma preziosa città, porta delle Dolomiti, che nel proprio territorio comunale comprende anche lo splendido Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e che da anni è uno dei comuni italiani ai primi posti nella classifica della qualità ambientale.
Piccolo ed accogliente, potremmo dire “a misura d’uomo”, il centro di Belluno si gira facilmente, tra stradine e piazzette che aprono lo sguardo su palazzi storici, chiese e un buon numero di negozi e attività che lo rendono comunque vivo e pulsante.
Risalendo dal parcheggio di Lambioi con la suggestiva scala mobile panoramica, ci soffermiamo in piazza del Duomo da cui si dipartono le principali arterie di collegamento al centro storico.
Come riporta il sito del Comune di Belluno a proposito di Piazza del Duomo:
“[…] la piazza per eccellenza della città antica, sulla quale si affacciano gli edifici simbolo del potere civile e religioso: il Palazzo dei Rettori oggi Prefettura (sec. XVI), la Torre civica, l’antica sede vescovile oggi Auditorium comunale, la Cattedrale (secc. XV-XVI) con il campanile (1732-1743) dell’arch. Filippo Juvarra, la sede municipale nei due edifici, il Palazzo del Tribunale (1840) e il Palazzo Rosso (1840) dell’arch. Giuseppe Segusini.”
Dal Duomo ci spingiamo verso il centro, passando per la bella Piazza del Mercato (detta anche Piazza delle Erbe) e, poco distante, attraversiamo l’antica Porta Dojona (prende il nome nel 1609 da Giorgio Doglioni, coaditore del vescovo-principe di Bressanone) in cui sostiamo a leggere un’iscrizione in pietra che ricorda le tragiche vicende della Prima Guerra Mondiale (e a Belluno abbiamo potuto visitare anche i bunker sotterranei costruiti per difendere la popolazione dai raid aerei della Seconda Guerra Mondiale).
Subito dopo usciamo in Piazza Vittorio Emanuele II in cui possiamo ammirare il palazzo del Teatro Comunale, progettato da Giuseppe Segusini nel 1833-35.
Ci muoviamo poi verso la lunga Piazza dei Martiri, costeggiata dal parco e da diversi locali, e qui ci dirigiamo verso l’inizio del “percorso degli zattieri” che ci porterà a scendere verso il Borgo Piave.
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