A Zenson, sulle tracce del Grapariol…
Ci lasciamo alle spalle Fossalta e continuiamo il nostro cammino sulla riva destra del Piave, raggiungendo dopo pochi chilometri il paese di Zenson.
Qui incontriamo il signor Barbaran che da anni gestisce un’azienda vinicola dedita alla coltivazione di un vitigno autoctono di origini antiche, una rarissima versione del Raboso, detto Raboso bianco o Grapariol.
Esistono documenti che testimoniano di come già nel Seicento in queste zone si coltivassero delle varietà bianche denominate rabosa, tra le quali la rabosina e la rabosazza. Nei lavori di recupero dei vecchi vitigni veneti sono stati trovati a Zenson di Piave due vitigni diversi a bacca bianca denominati grapariol, che, a detta dei viticoltori, corrisponderebbero alla rabosa e infatti vengono chiamati rabosa bianca. Per distinguerli sono stati chiamati grapariol “Barbaran” e grapariol “Mamprin”, dal nome delle rispettive aziende di coltivazione.
Il Grapariol che degustiamo con il signor Barbaran è un vino frizzante e leggermente acidulo, di moderata gradazione, con un profumo tenue ed elegante.
Lunga vita al Raboso bianco, W il Grapariol!
1 comment Commenta
Trackbacks/Pingbacks
[…] come la sua azienda vinicola abbia riscoperto la coltivazione di un antico vitigno autoctono, il Raboso bianco o Grapariol.La Piave è sempre stata una via di collegamento tra le genti che abitavano sulle sue sponde, per […]