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Brent de l'Art: uno spettacolo della natura!

Una profonda gola scavata nella roccia dal torrente Ardo

Brent de l’Art: uno spettacolo della natura!

Brent de l’Art: uno spettacolo della natura!

E’ quando hai la fortuna di poter visitare posti come il Brent de l’Art che ti rendi davvero conto di cosa possa essere lo spettacolo e la forza della natura.

Attorno a noi, infatti, si mostra uno scenario che è difficile descrivere, un luogo che ti rapisce e che non sembra appartenere alla tradizionale idea di paesaggio veneto che conosciamo: un lungo e profondo canyon scavato nella roccia dalle acque impetuose del torrente Ardo (chiamato Art nella lingua locale e Brent che sta per brentana quindi una piena, un violento flusso d’acqua che ha deviato il corso del torrente successivamente a frane e smottamenti) che nel tempo hanno creato delle ripide pareti verticali formate da strati sedimentati in epoche diverse e che riconosci dai diversi colori degli strati di roccia.

Questa forra si è incisa nella pietra calcareo-marmosa della Scaglia Rossa (Cretaceo superiore, 100-60 milioni di anni fa) nella parte più bassa e della Scaglia Cinerea (Eocene inferiore, circa 60-50 milioni di anni fa) in quella più alta. La formazione di queste due scaglie di roccia è dovuta alla sedimentazione di finissime fanghiglie carbonatiche mescolate a microgusci di protozoi marini, oltre che ad argilla e sabbia, in un ambiente marino pelagico profondo diverse centinaia di metri.

Dopo esserci gustati per diversi minuti lo spettacolo dalla parete più alta, vicino al ponte di legno, iniziamo ad avanzare con molta cautela verso una strettoia lungo il corso d’acqua, per alcuni metri camminando lungo gli scalini formati dalla roccia e poi tuffandoci direttamente nelle gelide acque del torrente e nuotando tra le strette pareti verticali, per poi riaffiorare in una spianata in cui, senza un motivo, ci mettiamo a correre come matti.

Un senso di liberazione, di gioia e di euforia ci pervade mentre ci inoltriamo in questo meraviglioso canyon, con i raggi di luce sopra di noi che filtrano tra gli alberi e creano fenomenali giochi di luce tra le rocce.

Ci sembra di vivere in una dimensione preistorica, quando l’uomo ancora non esisteva e la natura, senza limiti e confini, esercitava tutta la sua forza sugli elementi, creando architetture di acqua e pietra uniche come questa.
Come direbbe il nostro amico Giuliano Vantaggi: “Oggi è cinema!”

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Ago. 2nd | Posted by 2 comments

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