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Falzè: un angolo di paradiso tra bunker e fontane bianche

Da Spresiano a Falzè di Piave

Falzè: un angolo di paradiso tra bunker e fontane bianche

Ago. 4th | Posted by 2 comments
Falzè: un angolo di paradiso tra bunker e fontane bianche

Falzè è una suggestiva frazione del comune di Sernaglia della Battaglia.
Qui abbiamo voluto porre l’arrivo della nostra terza tappa perchè sapevamo di trovarvi un tesoro in termini di storia e paesaggio.
Lungo le due rive del Piave, infatti, godiamo di un panorama davvero incantevole ed è difficile pensare che questo sia stato uno dei teatri più sanguinosi della Prima Guerra Mondiale.
A mantenere vivo il ricordo della Grande Guerra e il sacrificio per la libertà di migliaia di giovani soldati e civili, ci pensa un amico che incontriamo in paese e che ci ospiterà in famiglia per la notte.
Si chiama Gilberto Fregolent, di professione architetto, e assieme ad un gruppo di amici dell’associazione della battaglia del Solstizio, stanno portando avanti un importante progetto di recupero e riqualificazione di alcuni bunker della guerra.

Il nostro pomeriggio a Falzè prosegue con una visita al sentiero delle Volpere, dove ammiriamo una natura incontaminata, tra grotte ricche di suggestione e mitologia e il corso di acqua cristallina.
Qui il buon Checco si cimenta anche nei tuffi con la corda assieme ad un gruppo di ragazzini del posto che, ovviamente, lo surclassano per tecnica e stile (ma come sempre è apprezzabile per l’impegno!).

Verso sera, dopo aver goduto dello splendido tramonto sul Piave, ci rilassiamo in paese dove si festeggia la “Falzettissima”, la sagra di Falzè a suon di galletto con patate e musica country.
Dopo cena incontriamo anche i ragazzi della locale sezione di Legambiente che partecipano ad un progetto della Commissione Europea, accogliendo ragazzi stranieri disposti a venire qui per lavorare come volontari in opere di pulizia e manutenzione del fiume e dei suoi sentieri.
Una bellissima iniziativa che dimostra come il rispetto del nostro ambiente non abbia davvero confini.

Arrivederci e grazie Falzè, domani si riparte per la quarta tappa!

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2 comments Commenta

  1. enrico

    ho capito cosera il “matharol “solo perchè c’era la descrizione
    comunque il ” mazsariol ” si dovrebbe scrivere con un una Z mischiata con una S che nella tastiera odierna non c’è.
    Sicuramente Scritto con ZeS a mio parere diventa più comprensibile
    No son un” rompa rebalta “, ma un che ancora ghe tien aea nostra
    storia e tradizsion
    ciao da Richeto


  2. Perdipiave

    Ciao Enrico, ti ringraziamo della precisazione.
    Noi ci siamo attenuti a come viene normalmente riportato da diverse fonti tra cui anche siti istituzionali come quello della Provincia di Treviso (vedi questo link: http://www.marcadoc.com/provincia-di-treviso-terra-di-misteri/)
    Continua a seguirci!
    Lo Staff di Perdipiave


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