Hemingway, Noventa e poi arriviamo a Romanziol…
Dopo aver salutato la nostra San Donà ci rimettiamo in cammino verso Fossalta di Piave dove, sotto un sole cocente, ci accoglie un giovane barista, Yari del locale “Rosso di sera”, che ci ha casualmente conosciuto tramite il giornale del mattino ed ora ci offre subito una rinfrescante Radler, cercando di capire cosa spinga due pazzi con 40 gradi all’ombra a risalire il Piave fino alla sorgente.
Da lì, percorsi pochi metri, andiamo a rendere omaggio ad un celebre “ragazzo del Basso Piave”, lo scrittore americano Ernest Hemingway, qui ricordato per il ferimento nel luglio del 1918 durante la Grande Guerra e le cui vicende e la smisurata passione per queste terre abbiamo approfondito in un recente post di Francesco.
Tra un ricordo letterario e l’altro, attraversiamo il ponte di barche e la località di Ca’ Memo per arrivare poi in golena del Piave a Noventa.
Qui ci aspettano gli organizzatori dell’annuale festa dei Democratici che subito ci fanno un sacco di domande sul nostro viaggio. Dopo aver conosciuto un originalissimo pittore di origini serbe (che ci racconta di venire dal pianeta Bau e di essere diretto ad Au), ci facciamo un’interessante chiacchierata con il sindaco Nardese e Paolo Fogagnolo, esperto di storia di queste zone, che ci parla di tronchi, zattieri e antichi traghettatori che un tempo congiungevano le genti di Noventa con quelle di Zenson di Piave.
Nel frattempo inizia ad imbrunire e pian piano, accompagnati dai nostri amici di Noventa che ci deliziano con una serie di storie e aneddoti del luogo, giungiamo a Romanziol, il capolinea di questa nostra prima tappa.
L’accoglienza che troviamo alla trattoria “Alla Bersagliera” del mitico Nerio Rorato è davvero commovente: ci rinfreschiamo e poi tra un risotto e un folpetto chiudiamo la serata con gli amici del Gruppo 96 venuti a trovarci e ad incoraggiarci per il cammino.
Una prima giornata ricca di luoghi, incontri e persone fantastiche: Perdipiave è davvero iniziato alla grande!
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