La leggenda di Lagole (Calalzo)
Il possente dio Tribusiate scelse un drago come guardiano del santuario di Lagole.
Il drago viveva nel letto della Piave. Sopra di lui c’erano laghetti e acque termali.
Il dio era il fecondatore di quelle acque salubri e benefiche. Bevendo l’acqua e pregando si propiziavano nuove nascite e le donne sterili ricevevano la fecondità.
Lagole, con il passare del tempo, diventò un importante avamposto frequentato da viandanti, pastori, mercanti e soldati in cammino dalle montagne verso il mare.
La giovane Lara si recava in preghiera per raggiungere il sogno più importante: far nascere e poter stringere tra le braccia un bellissimo bimbo.
In un lontano giorno di agosto le accadde di vedere il drago che si risvegliò da un lunghissimo letargo.
Quando poi accadde che dei soldati assaltarono il paese di Calalzo compiendo razzie e violenze alla popolazione, il drago risvegliato lanciò dalle sue fauci lingue di fuoco facendo scomparire l’esercito usurpatore in una nuvola di fumo nero.
Il paese fu così salvo e Lara concepì un bel bambino realizzando il suo sogno giovanile.
ma questa leggenda da dove viene??? perche noi calaltini non l’abbiamo mai tramandata
Questa leggenda fa parte della raccolta “Fiabe e leggende del Piave” a cura di Laura Simeoni, edita da Santi Quaranta di Treviso.
Noi ovviamente ne abbiamo proposto una sintesi per motivi di spazio.