La partenza da Venezia!
E’ probabilmente la giornata più calda di questa estate quando arriviamo a Venezia per iniziare ufficialmente Perdipiave 2013 (se troviamo quel meteorologo francese che aveva previsto un’estate piovosa e senza sole… ndr).
Usciti dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, ai piedi del ponte degli Scalzi, ci fermiamo ad osservare le solite frotte di turisti che si muovono confusi in ogni direzione, o meglio che cercano le solite direzioni, e ci sentiamo emozionati e determinati a intraprendere questo nuovo racconto delle terre lungo il Piave che quest’anno abbiamo voluto partisse proprio dalla suggestiva Venezia. La Serenissima Repubblica, dove un tempo arrivavano gli zattieri carichi di legname del Cadore, e dove noi inizieremo anche stavolta a perderci per ritrovare noi stessi e magari anche una Venezia diversa per i turisti diretti a San Marco e per quanti hanno quella “curiosità” di voler andare oltre le solite rotte.
Cercheremo di offrirvi una Venezia in salsa Perdipiave insomma!
E così, accompagnati dal caro amico architetto Antonio “Toni” Girardi, ci addentriamo tra calli e campielli meno battuti dai tour ufficiali ma sicuramente più caratteristici perchè “vissuti” dai pochi veneziani rimasti strenuamente custodi della meravigliosa Serenissima nonostante il turismo mordi e fuggi, il moto ondoso, l’acqua alta e il Mose (“chei vada tuti in mona de so mare”, è il commento più educato che ci sentiamo dire dagli autoctoni al solo nominare la faraonica opera di difesa della città dalle maree, di recente al centro di un ennesimo scandalo “all’italiana”).
Andremo alla scoperta della splendida Scuola della Misericordia, opera del Sansovino della metà del Cinquecento in cui per molti anni giocò (e vinse due scudetti) la Reyer, storica squadra di pallacanestro della città. Da lì, dopo aver visitato l’antico mercato del pesce a Rialto, approfondiremo la storia di un’altra eccellenza veneziana, il mitico tramezzino.
Dopo una obbligatoria passeggiata nel “salotto della città” a Piazza San Marco, andremo ad osservare da vicino uno squero, un tipico “cantiere” dove i maestri d’ascia fabbricano (anche oggi) le gondole e le altre piccole imbarcazioni che solcano i canali della Serenissima.
Rimanendo nel Sestiere di Castello vi faremo scoprire la Chiesa di San Giovanni in Bragora, che conserva la magnifica pala d’altare intitolata “Il battesimo di Cristo”, opera di Cima da Conegliano in cui l’artista veneto inserisce come sfondo del dipinto lo scenario delle terre del Piave, a lui familiari, anziché il classico paesaggio del fiume Giordano.
Ed infine concluderemo la prima tappa arrivando in battello nell’isola di Torcello dove pernotteremo nella suggestiva “Locanda Cipriani” frequentata anche dal celebre scrittore Ernest Hemingway.
Iniziamo a camminare e a raccontarvi i 220 chilometri da Venezia al Monte Peralba, le premesse sono ideali per una nuova grande avventura, quindi… continuate a seguire Perdipiave, il viaggio continua!
Buon viaggio e… arriverete fra qualche giorno a Ponte nelle Alpi!