Le due madri d’acqua
Dopo una bella dormita nella confortevole Casa Soggiorno Alpino Sinistra Piave a Laggio di Cadore, iniziamo l’undicesima tappa di Perdipiave raggiungendo il centro di Vigo di Cadore.
In questa bella località di villeggiatura, che nell’antichità fu anche sede della “Centuria d’Oltrepiave”, uno dei dieci centenari in cui era diviso il Cadore, ci rechiamo in visita ad una piccola ma preziosa perla artistica: la Chiesa di Sant’Orsola, risalente alla metà del XIV secolo, dove ammiriamo gli splendidi affreschi della fine del Trecento dedicati alla storia di Sant’Orsola.
Risaliamo poi da Santo Stefano di Cadore verso Sappada e, all’altezza di Ponte Cordevole, attraversiamo il Piave per arrivare nella suggestiva Val Visdende, solcata dal secondo ramo del fiume sacro chiamato Cordevole o Piave di Visdende, che nasce dalle sorgenti sul Peralba per poi ricongiungersi più a sud al tratto principale proveniente da Sappada.
Dopo aver ammirato questo incantevole paesaggio, nonostante l’ora tarda del pomeriggio decidiamo di proseguire e risalire il bosco che dalla Val Visdende raggiunge le sorgenti del Piave.
Se l’anno scorso, nella prima edizione di Perdipiave, questa era stata la meta finale della nostra avventura, quest’anno – in accordo con la produzione e il nostro inseparabile cameraman Flavio al seguito – abbiamo fissato un nuovo più impegnativo punto d’arrivo: la vetta del Monte Peralba a quota 2.694 metri, da conquistare lungo il sentiero intitolato a Papa Giovanni Paolo II.
Siamo un po’ stanchi ma troppo “carichi” per l’obiettivo e, inoltre, le previsioni meteo per l’indomani sembrano favorevoli: concludiamo quindi la tappa con una bella cena alla Baita Mondschein del nostro amico Paolo Kratter e andiamo a riposare perchè domani saliamo in vetta!
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