Le streghe marinare
Il cammino di Perdipiave inizierà giovedì 2 agosto dalle foci del fiume Piave a Cortellazzo.
Su questa località esiste una leggenda, in particolare si racconta delle streghe marinare. Un gruppo di streghe che si divertiva a spaventare i viandanti, organizzando scherzi a chi si avventurava sulle strade non illuminate dalla luna. Le streghe per esempio, nelle notti di luna piena, amavano slegare le barche ormeggiate sui porticcioli.
Anche Francesco, un giovane pescatore, conosceva bene le burle delle streghe del mare. Tra tutti gli abitanti di Cortellazzo era comunque l’unico a non essere spaventato della loro presenza e fu proprio Francesco l’unico a chiedere loro aiuto.
Francesco era amareggiato perché la Piave era ammalata. Purtroppo la deviazione che ne fecero i Veneziani, scavando un nuovo alveo che sfociava nella zona di Cortellazzo, fece peggiorare le condizioni del fiume.
Il fatto che il fiume stesso non fosse, a detta degli abitanti, il responsabile dell’interramento della laguna, con la possibilità di perdere isole importanti, spinse Francesco a chiedere aiuto alle streghe affinché intervenissero in soccorso dell’amato Piave. Gli scavi e le arginature provocarono danni alle coltivazioni e la Piave si ammalò trasformandosi in un grande lago di acque paludose e malsane.
Le streghe decisero di aiutare il giovane pescatore: pronunciando alcune formule magiche fecero nascere una nube nera piena d’acqua che esplodendo diede vita ad un ciclone sopra il fiume.
L’incantesimo scatenò la più grande piena che si ricordasse, era il 1683.
Quella notte la rabbia del fiume risparmiò tutte le case, tutti gli uomini e gli animali schivando gli ostacoli come in una sorta di danza magica.
Le streghe inforcarono le loro scope e sparirono nell’oscurità.
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